Rinnovo del parco autotrasporto – Firmati i Decreti

2021-11-19T07:11:39+00:00 19 Novembre 2021|

Il ministro dei Trasporti, Enrico Giannini, ha firmato i Decreti per gli incentivi all’acquisto di veicoli industriali a basso impatto ambientale o diesel a fronte della rottamazione di un automezzo vecchio e di rimorchi o semirimorchi intermodali. Par tali contributi, il ministero ha stanziato cento milioni di euro, divisi in due provvedimenti. Il primo è intitolato “Investimenti ad alta sostenibilità”e rende disponibili per le imprese di autotrasporto 50 milioni di euro dal 2021 al 2026 per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa di ultima generazione, ossia ibridi diesel-elettrici, elettrici o alimentati con gas naturale compresso o liquefatto. L’importo del singolo contributo dipende dal tipo e dalla massa complessiva e varia da 4000 a 24mila euro. Se all’acquisto si rottama un veicolo diesel si aggiungono mille euro.

In particolare, per l’acquisto di un veicolo a gas naturale compresso o ibrido diesel-elettrico si ha un contributo di 4000 euro, in vendita dalla massa; per un veicolo elettrico con massa complessiva da 3,5 a 7 tonnellate si ha un contributo di 14mila euro, che diventano 9000 euro per i veicoli con massa complessiva da 7 a 16 tonnellate e 24mila euro per quelli con massa complessiva superiore a 16 tonnellate ( in quest’ultimo caso sono compresi anche i veicoli a gas naturale liquefatto). Questi contributi sono aumentati del dieci percento se l’acquisto è fatto da piccole e medie imprese. Ogni impresa non potrà ricevere più di 700mila euro.

Il secondo Decreto s’intitola “Investimenti finalizzati al rinnovo e all’adeguamento tecnologico del parco veicoli” e riguarda i contributi per l’acquisto di veicoli diesel Euro VI a fronte della rottamazione contestuale di automezzi vecchi e di rimorchi o semirimorchi adibiti al trasporto combinato ferroviario e marittimo di dispositivi innovativi volti a e maggiore sicurezza e risparmio energetico. In questo caso sono stanziati cinquanta milioni di euro per il biennio 2021-2022, di cui 35 milioni per i diesel, dieci per i rimorchi e cinque per un ulteriore contributo agli automezzi a una trazione alternativa.

Il contributo per l’acquisto di veicoli a gasolio èquamente distribuito nel biennio e vale per quelli con massa superiore a 3,5 tonnellate a fronte della differenza per rottamazione di unità analoghe. I nuovi veicoli devono avere motori Euro VId Final. Il contributo unitario dalla massa complessiva del veicolo: quelli con massa tra 3,7 e 7 tonnellate da 3000 euro, quelli con massa da 7 a 16 tonnellate con 7000 euro e quelli inclusi a 16 tonnellate 15mila euro. Per eccedere al beneficio l’impresa deve rottamare un veicolo della fascia di peso corrispondente a quello acquisito per ogni unità per cui chiede il contributo.

Per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa (ibridi diesel-elettrici e gas naturale compresso o liquefatto) i contributi unitari sono uguali a quelli previsti dal Decreto sugli investimenti ad alta sostenibilità. Se avviene anche la aumento di un veicolo diesel di classe inferiore all’Euro VI il contributo di 1000 euro. È previsto anche un contributo per la riconversione da termico a elettrico dei veicoli con massa complessiva fino a 3,5 tonnellate pari al 40% della spesa, con un massimo di 2000 euro.

Il contributo per rimorchi e semirimorchi intermodalivale per le unità che-5 rispondere alla normativa Uic 596 per i treni e Imo per le navi. Il beneficio vale anche per rimorchi, semirimorchi o equipaggiamenti per il trasporto a temperatura controllata che risponde alle norme Atp purché il motore del frigo sia compatibile allo Stage V, oppure ci siano unità criogeniche autonome staccate dal motore del veicolo o elettriche e che usino gas refrigeranti con Gwp inferiore a 2500. Per ottenere il contributo, i rimorchi e semirimorchi devono avere almeno uno dei dispositivi di sicurezza elencati nell’allegato al Decreto. Il valore del contributo varia dal 10% del costo di acquisto per le piccole imprese, valore che sale al 20% per le medie, mentre le grandi imprese hanno un contributo di 3000 a unità. Se all’acquisto corrisponde la di un’unità analoga.